È la società di mercanti londinesi più famosa della storia. La Compagnia Britannica delle Indie Orientali (British East India Company) nasce il 31 dicembre 1600, quando la Regina Elisabetta I pone la firma sul primo statuto e le riconosce un monopolio della durata di 15 anni del commercio nella zona zona delle Indie Orientali. Tra lo stretto di Magellano e il Capo di Buona Speranza.

Famosa è la rivalità con la Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Dopo il massacro dei mercanti inglesi di Amboina nel 1623, si arriva ad un tacito accordo di divisione delle aree: gli olandesi prendono l’Indonesia e Ceylon, mentre gli inglesi si aggiudicano l’India continentale.
Diventata ormai potentissima e con l’arrivo delle prima accuse di corruzione di briganti e funzionari. Il Governo inglese è obbligato a prendere in mano la situazione e nel 1784 si vota la Indian Act, la legge che separa il governo dei territori delle Indie Orientali dalle attività commerciali. Le prime spettano alla Corona, mentre i traffici mercantili alla Compagnia. Cessa di fatto la sua totale autonomia commerciale. Si scioglie definitivamente il 1 gennaio 1874.